Sovente mi chiedo perché in Italia manca un movimento “autenticamente” liberale con uno zoccolo elettorale significativo intorno al 10 - 15% e provo a darmi delle risposte da solo. Premetto che mi autodefinisco liberale di formazione socialista e credo fermamente nella funzione pubblica e imprescindibile dello Stato in tema di garanzia dei diritti fondamentali dell’individuo, dall’istruzione pubblica, ad un Servizio Sanitario Nazionale all’avanguardia, gratuito e accessibile a tutti, alla assistenza e previdenza (non ai privilegi) pubblica. Tale premessa in quanto spesso, parlando con la gente, riscontro che molti (lo pensavo anche io una ventina di anni fa) ritengono che i c.d. “liberali” (e molto spesso alcuni che si professano tali danno ad intendere ciò) mirino sostanzialmente a tutelare esclusivamente gli interessi delle classi abbienti, del capitale e della finanza; a tale obiezione rispondo chiedendo loro come mai, nei fatti, preferiscono mandare i loro figli a cercare o
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